LINK

 


articoli
corrente


Pane, design e filosofia
La Stampa Tuttolibri, 3.12.2005

I tostapane stanno conoscendo un periodo di straordinaria fortuna. Almeno fra studiosi e saggisti. Un paio d’anni fa lo psicologo cognitivo Donald Norman, grande esperto di ergonomia, nel suo Emotional design (Apogeo) aveva parlato dell’orgoglio provato da alcuni toaster per la cura quasi ma-terna con cui abbrustoliscono le fette di pane, coccolando così i loro esigen-ti padroni. E adesso l’ultimo lavoro del noto sociologo americano Harvey Molotch ...
(s)cortesi e pettegoli
La Stampa Tuttolibri, 19.11.2005

Viviamo in un’epoca di massima arroganza e volgarità. Dai mondo dei mass media a quello dell’economia, dalla pubblicità alla politica, dallo sport a quasi ogni contesto della vita quotidiana (la scuola, il lavoro, il su-permercato) è tutto un fiorire di insulti e maldicenze, di rancori e di odi, di gestacci e versacci.
Fatti, feticci e atticci: la verità è un ibrido di sapere e fede
La Stampa Tuttolibri, 29.10.2005

A metà Settecento sulle coste della Nigrizia, da qualche parte della Guinea, un gruppo di portoghesi, armati di tutto punto e completamente ricoperti di amu-leti della Vergine Maria, incontra un gruppo di indigeni che idolatra un ogget-to dalle forme strane e arzigogolate. Interrogati dai conquistatori sul senso del loro rituale, gli indigeni spiegano che quel piccolo oggetto in legno è la loro divinità, e che essi stessi l’hanno appositamente costruita per poterla adorare.
La lingua ha più forma che sostanza
La Stampa Tuttolibri, 22.10.2005

La fortuna di Ferdinand de Saussure ha varcato il millennio. A suo modo. Non certo per la forza del suo pensiero ostinatamente strutturalista, a dir poco inattuale in un’epoca di rinnovati, duri sostanzialismi qual è quella attuale. Ma quanto meno per la natura e la curiosa storia degli scritti che, in un modo o nell’altro, portano il suo nome.
Com'è ideologica la crisi delle ideologie
La Stampa Tuttolibri, 3.9.2005

“Il corpo stupido” è il titolo di un’esilarante canzone di Giorgio Gaber dei primi anni Settanta. È il racconto del primo appuntamento fra una signora impegnata in politica, che sciorina seriose lezioni sulle zone erogene femminili, e un signore che fa cilecca perché non capisce come si possa praticare un sesso talmente intellettualizzato. Da cui il blocco (“nel senso del rapporto genitale”), e il ritornello che ne consegue: “com’è corretta l’ideologia, com’è ignorante la simpatia”.
Così, fra lo zipping e lo zapping cambia il nostro modo di comunicare
La Stampa TuttoLibri, 6.8.2005

Cos’è lo zipping? Innanzitutto non confondiamolo con lo zapping, pratica di fruizione televisiva individuale, alternativa alle programmazioni ufficiali e, per questo, fonte di facili entusiasmi liberatori. Lo zipping è invece quella fondamentale operazione tecnica che permette la compressione dei file del computer grazie all’ausilio di appositi software che ne riducono il volume.
Ma la metafora è un caso politico
Il Manifesto Alias, 23.7.2005

La moda del parlar male della semiotica sembra essere passata. Dopo l’epoca d’oro dello strutturalismo, in cui la scienza dei segni si proponeva un po’ enfaticamente come la migliore chiave metodologica di una lunga serie di discipline (antropologia, sociologia, psicanalisi, critica letteraria, teoria del cinema, critica dei media...), in troppi s’erano lanciati in virulente accuse di imperialismo nei suoi riguardi, decretandone in contumacia la scomparsa.
Ormai solo gli spot sono il bello della tv
La Stampa TuttoLibri il 21.5.2005

Che l’espressione “consigli per gli acquisti” fosse un eufemismo inutile lo sapevamo da tempo. Appare ancora più incongrua oggi, dato che l’incur¬sio¬ne degli spot pubblicitari nelle trasmissioni televisive non preoccupa più nessuno. Ed è abbastanza diffusa l’impressione che la fattura artistica e il valore comunicativo di molti spot siano immensamente superiori di quelli che caratterizzano tanti altri programmi della nostra televisione.
Che avanspettacolo, i nostri giornali
La Stampa Tuttolibri, 12.3.2005

Buone notizie: in Italia si torna ad analizzare l’informazione, a sviscerarne significati e motivi, a valutarne gli sfondi culturali (spesso sconsolanti) e gli esiti politici (talvolta regressivi). Nonostante l’attuale gran parlare in-torno al giornalismo, talvolta mitologico e autoglorificante, ben pochi sono stati negli ultimi tempi gli studi seri e approfonditi che hanno provato a e-saminare il modo in cui il discorso giornalistico viene costruito al suo in-terno, e così facendo produce precisi effetti sociali e ideologici.
Veline!!! Ogni regime ha le sue
La Stampa Tuttolibri 12.2.2005

Le veline ormai sono un tipo sociale: da un lato e dall’altro dello schermo televisivo. Ragazzine qualsiasi che vogliono essere sexy. E c’è chi, come i calciatori, le considera tali. Ne viene fuori una mitologia voyeuristica e ca-sereccia che si autoalimenta, generando patetiche copie o arcigne parodie. Chi studia i mass media lo sa, e se ne compiace.
Il design ha un tecno-cuore
La Stampa Tuttolibri 29.1.2005

Possiamo immaginare un computer ansioso, un tostapane orgoglioso, una lavastoviglie affettuosa? Certamente sì. Collocheremmo tuttavia questi oggetti nell’universo affascinante e fittizio della fantascienza. Lì, i robot dotati d’emozione esistono da tempo: basti pensare al celebre HAL, il megacomputer presente nell’astronave di 2001 Odissea nello spazio di Kubrick o, più recentemente, a David, il robot bambino che in Intelligenza artificiale di Spielberg prova amore incondizionato per i genitori umani.
Chi si nasconde dietro il detersivo?
La Stampa Tuttolibri, 20.11.2004

Un po’ a tutti sarà capitato di sbirciare nel carrello del vicino durante la coda alla cassa di un supermercato. Ed ecco immediatamente risvegliarsi l’antropologo che è in noi: che tipo sarà uno che compra questa enorme quantità di detersivi per il pavimento? e con tutte quelle bevande con le bollicine, quanti bambini avrà? quali possono essere le abitudini alimentari di una persona che prende i calamari surgelati? Poi arriva il nostro turno e l’annoiata curiosità viene meno.
Il romanzo deve far vedere, il film far pensare
La Stmpa Tuttolibri, 9.10.2004

Qual è la gamba mancante del capitano Achab? Melville non lo dice, lasciando al lettore la libertà di immaginare la conformazione fisica del suo personaggio. Quando però John Huston ha trasposto sullo schermo Moby Dick, ha dovuto in qualche modo decidere su quale arto far zoppicare Gregory Peck, di fatto imponendo allo spettatore una caratterizzazione dell’e¬roe che la pagina scritta non dava affatto.
Che dramedy! La tv è un minestrone
La Stampa Tuttolibri, 10.7.2004

C’era una volta il genere televisivo. Si accendeva la tv e si vedeva il film il lunedì, il gioco a quiz il giovedì, lo spettacolo di varietà il sabato e via dicendo. L’informazione stava nei telegiornali e in qualche programma di approfondimento. L’intrattenimento era nelle trasmissioni di musica leggera, con canzoni, balletti e qualche siparietto comico. L’edu¬cazione si trovava nei programmi pedagogici.
La lingua, macchina del tempo
La Stampa Tuttolibri 22.5.2004

“Napoleone III fu eletto Presidente il 10 dicembre 1851. Da quel momento, sarà conservatore in politica estera e liberale in quella interna”. Che cosa stupisce in questa frase? O meglio: che cosa, seguendo le tradizionali grammatiche della lingua italiana, dovrebbe stupirci in questa frase – e invece ci appare del tutto normale?
Quando Omero scambiava pesci per pidocchi
La Stampa Tuttlibri, 104.2004

Il lavoro che ormai da anni (in questi Incontri con la Sfinge, nel precedente Lezioni di enigmistica, nella sua scrittura giornalistica quotidiana) Stefano Bartezzaghi porta avanti con rigorosa ironia non può non interessare il linguista e ancor più il semiologo. Il passaggio dall’enig¬matica all’enigmi¬stica, infatti, non riguarda un aspetto secondario, frivolo o addirittura ridicolo, del linguaggio, ma investe in pieno la sua natura e quella di molti altri sistemi di segni.
Anche le letterature non hanno più paese, né confini
LA Stampa Tuttolibri, 3.4.2004

Che cos’è una provocazione? Comunemente, è un atto che tende a causare reazioni irritate o addirittura violente. Anticamente, per esempio in diritto romano, era la semplice convocazione in tribunale. Con curiosa metonimia, nella giurisprudenza attuale diventa invece la circostanza attenuante offerta a chi, preso dall’ira per aver subito un’ingiustizia, ha reagito con palese esagerazione.
Il pensiero in punta di matita
La Stampa Tuttolibri, 10.1.2004

È possibile disegnare un concetto? dar forma a un’idea? colorare una nozione? Generalmente si pensa di no: soltanto le entità concrete dovrebbero avere una loro rappresentazione grafica o pittorica; le immagini sarebbero sempre raffigurazioni di esseri e cose reali del mondo, simulacri di una ineliminabile esperienza visiva e mai illustrazioni di entità a vario titolo astratte quali, appunto, gli eventi mentali.
Gli immigrati in galera, i criminali nell'ombra
La Stampa Tuttolibri, 6.12.2003

Un’ombra, da sola, è poca cosa: entità oscura e immateriale, viene spesso usata come facile metafora di un’esistenza effimera. Ma una metafora, si dice, va “filata”, in modo da sfruttare tutte le proprietà insiste in nel¬l’im¬magine di partenza.
Non puoi curarlo s enon capisci che ha un'altra cultura
La Stampa Tuttolibri, 22.11.2003

Una ragazza di tredici anni, originaria dell’ex Zaire e residente in Francia da due anni, viene accusata di mangiare carne umana. Interrogata in proposito, lei stessa conferma: “La mangio cotta, grigliata, come nel barbecue”. Raccapricciante caso di cannibalismo?
Telefono, ergo sum
Campus Web, 0ttobre 2003

Ricordate Dustin Hoffman nel celebre Alfredo Alfredo di Germi? È ossessionato dalla fidanzata Mariarosa (alias Stefania Sandrelli) che lo chiama al telefono mille volte al giorno domandandogli: “dove sei, cosa fai?”. Finché ha un incubo, dove all’ennesima richiesta della donna rivela urlando la fatidica verità: “sono al cesso, e sto cagando!”. Citazione poco carina ma tanto profetica:
Le immagini parlano: così lo spazio racconta il tempo
La Stampa Tuttolibri, 13.9.2003

Esiste un linguaggio dell’arte? La domanda, tutt’altro che banale, circola da tempo nella nostra cultura, e ha ricevuto risposte di vario genere, dai purovisibilisti tedeschi ai formalisti russi, dagli strutturalisti francesi agli iconologi anglosassoni, per non parlare delle riflessioni vecchie e nuove dell’estetica filosofica. Tutto dipende, per molti versi, da che cosa si intende per “linguaggio”, ...
La tv ha compiuto il delitto perfetto: ha ucciso la realtà
La Stampa Tuttolibri, 28.6.2003

“Adesso devi dirmi la verità: siamo in televisione”. È quel che chiede imperiosamente un ragazzo alla sua ragazza, verso la quale non ha mai nutrito eccessiva fiducia. Il loro rapporto è in difficoltà, il dialogo è stentato, non si capiscono più come prima. Unica soluzione possibile: andare insieme in tv e sottoporsi a una delle tante “prove” che, come nei racconti mitici, i cosiddetti reality show impongono ai partecipanti.
Eco insegna le regole del mestiere
La Stampa Tuttolibri, 10.5.2003

Il commissario Montalbano ha i baffi? Per quanto si tratti di uno dei personaggi attualmente più famosi in Italia, non c’è una risposta univoca a questa domanda. Dipende dalle versioni.
La nostra identità oggi si rivela in un supermercato
La Stampa Tuttolibri, 26.4.2003

Incontro un tizio un po’ strambo: ha le sneakers ai piedi ma non è per nulla uno sportivo; tant’è che sopra i jeans comprati al bazar ha una giacca griffata con collo alla coreana; va spesso da McDonald’s, anche se ama i buoni vini e frequenta i sushi bar; adora Disneyland e il turismo enogastronomico; si sente vicino ai no-global e va spesso a passeggiare nei grandi malls di periferia; frequenta comunque i mercatini rionali, gli acquisti più urgenti li fa però su Internet.
La Cavicchioli, semiotica degli affetti
Il Manifesto Alias, 19.4.2003

“Vivere è passare da uno spazio all’altro, cercando di non farsi troppo male”. Non troviamo questa frase di Georges Perec nella raccolta postuma degli scritti di Sandra Cavicchioli (I sensi lo spazio gli umori e altri saggi, a cura di Costantino Marmo, Bompiani, pp. 301, € 19,00). Ma per certi versi l’intero libro ne è pervaso. Innanzitutto perché Perec era uno degli autori prediletti di Sandra, e il bellissimo saggio sulle descrizioni in Specie di spazi ne è testimonianza.
Uno spazzolino da denti ti può cambiare la vita
La Stampa Tuttolibri, 15.2.2003

Nel mondo degli spazzolini da denti c’è una gran fregola di rinnovamento. Magari non ce ne siano accorti: niente di più comune e di meno cool di uno spazzolino; sta nella stanza da bagno o nella trousse da viaggio, e difficilmente potremmo esibirlo come uno status symbol. Eppure, il mercato di quest’oggetto a prima vista banale sta arricchendosi di forme, colori e materiali sempre nuovi, sino a raggiungere vertici di creatività talvolta incongrui.
Per trovare un accordo imparate prima alitigare
La Stampa Tuttolibri, 11.1.2003

Per poter litigare bisogna prima essere d’accordo. Nessun contrasto può aver luogo senza che si siano preventivamente stabilite, esplicitamente o implicitamente, le regole complessive della relazione fra i possibili contendenti. Senza una qualche condivisione di valori, senza una comune visione del mondo, non ci sarebbero la materia del contendere, gli argomenti da discutere, le posizioni contrastanti.
Pacchi, pacchetti, pacchettini. Ormai è l’abito che fa il prodotto
apparso su "La Stampa" - tuttoLibri il 4.11.2000

Tornando a casa, dopo la spesa, le fatiche non sono finite. Per poter mettere in frigo e in dispensa i prodotti acquistati, è necessario un lungo, paziente lavoro di spacchettamento, come alla ricerca degli oggetti effettivi con i quali prima o poi bisognerà nutrirsi. Innanzitutto, via le buste del super-mercato. E poi, soprattutto, via la scatoletta che impacchetta gli yogurt, via il cartone che tiene insieme le bottigliette, via la plastica che riveste i for-maggi, via la busta che contiene il caffè
Non è vero che del gusto non si può discutere
apparso su "La Stampa" - tuttoLibri il 15.7.2000

Perché dei gusti non è possibile discutere? A dare uno sguardo alla cultura dei nostri giorni, sembra che non si faccia altro. Un gran numero di socio-logi, antropologi, filosofi, psicologi è in vario modo intento a ritrovare le-gami più o meno misteriosi tra quello che viene considerato uno dei cinque sensi, la capacità di valutare la bellezza di un’opera d’arte e i possibili cri-teri di costruzione dell’identità.
Senza le portinaie il mondo sarebbe più triste
apparso su "La Stampa" - tuttoLibri il 15.4.2000

La scena si svolge in un’oscura stanza d’albergo: dopo aver legato al letto una fanciulla, un tizio travestito da Batman sale sull’armadio e le si getta addosso per concupirla; preso dalla foga erotica, l’uomo-uccello manca però il bersaglio e finisce tristemente a terra con una gamba rotta; così, lei bloccata, lui infortunato, passa moltissimo tempo prima dell’arrivo dei necessari soccorsi. Storia vera?
Babele è bella se sai incrociare le lingue
apparso su "La Stampa" - tuttoLibri l'11-3-2000

La moda del parlar male della semiotica sembra essere passata. Dopo l’epoca d’oro dello strutturalismo, in cui la scienza dei segni si proponeva un po’ enfaticamente come la migliore chiave metodologica di una lunga serie di disci-pline (antropologia, sociologia, psicanalisi, critica letteraria etc.), in troppi s’era¬no lanciati in pesanti accuse di imperialismo nei suoi riguardi, decretandone in contumacia la scomparsa. ...
Provaci ancora Sam, almeno 150 volte
apparso su "La Stampa" - tuttoLibri il 2.2.2000

C’è una scena di Provaci ancora, Sam in cui a Woody Allen, appena lasciato dalla moglie, viene presentata una ragazza; solo che lui, imbranato come sempre, riesce a trasformare il corteggiamento in una disastrosa serie di gaffes e gesti improbabili: lancia urletti pietosi, fa volare dei dischi, esi-bisce inverosimili medaglie, mangia in modo disgustoso al ristorante. ...

corrente