Luoghi di socializzazione a Palermo
La ricerca

L’immagine di una città non è fatta solo di strade e di persone, di strade e di negozi, di edifici e di istituzioni, di gruppi e di movimenti sociali. Essa si costituisce – e si ricostituisce sempre – soprattutto attraverso i linguaggi che parlano di essa e che in essa vengono parlati: parole, gesti, immagini, suoni, ma anche odori e sapori, comportamenti più o meno rituali, esperienze vissute, spazi e percorsi. Ed è principalmente lo spazio – fisico e culturale al tempo stesso – l’elemento che fornisce a una città la propria identità sociale e culturale, così come la sua immagine pubblica verso l’interno e verso l’esterno. Nello spazio si situano case e cose, nello spazio accadono situazioni, in esso si radicano abitudini di vita e si innestano relazioni micro e macrosociali. Abitando, percorrendo, trasformando lo spazio di una città, essa vive e si afferma.

A partire da queste considerazioni prende corpo la presente ricerca riguardante la costruzione e la trasformazione dell’immagine della città di Palermo attraverso l’analisi dei suoi principali luoghi di socializzazione.

Il progetto ha esaminato due asset fondamentali a partire dai quali orientare lo sguardo sulla città:

Metodologia
La metodologia adottata nel corso dell’indagine è di tipo sociosemiotico. In quanto tale ha integrato metodi tradizionalmente sociologici (interviste, questionari, focus group) a metodi tradizionalmente semiotici (analisi testuali di segni, linguaggi, gesti e comportamenti). Essa è più che altro legata alla osservazione diretta dei luoghi e di ciò che in essi per lo più accade, ma non trascura le testimonianze specifiche dei soggetti presenti, così come i documenti storici o mediatici esistenti.

Scopo della ricerca
Lo scopo della ricerca è in primo luogo di tipo conoscitivo. Integrando un nuovo metodo d’indagine e nuovi oggetti di studio i risultati attesi saranno senz’altro originali, e inevitabilmente porteranno a nuovi contenuti interpretativi circa la città di Palermo, i suoi spazi, il suo tessuto sociale.

Ciò non toglie possibili e variegate ricadute pratiche della ricerca medesima, legate più che altro alla progettazione urbanistica, alle politiche sociali, alla promozione turistica, come anche alla organizzazione delle attività culturali e ricreative, ma soprattutto al ripensamento e alla ricostruzione di una nuova immagine della città. Immagine che, se ben funzionante, produce come è noto economia.

Coordinamento
La ricerca, coordinata dal prof. Gianfranco Marrone dell’Università di Palermo, riconosciuto esperto in materia di sociosemiotica e di semiotica dei linguaggi e degli spazi urbani, si collega a una avviata ricerca biennale già finanziata dal Ministero dell’Università sulle Riscritture urbane, che vede coinvolte, insieme all’Università di Palermo, le Università di Torino, Roma La Sapienza, Bergamo e Sassari.